Intervista a Ilaria Buono, autrice di “La mia amica ansia”
Ilaria Buono, scrittrice emergente nissena e punto di riferimento del Pilates in città, si accinge a presentare il suo primo libro, un’opera che non è solo un’autobiografia, ma un viaggio verso la scoperta del sé, una guida illuminante, una successione continua di spazi e tempi, un intreccio coinvolgente.
Questo è il tuo primo libro o no? Cosa ti ha spinto a scriverlo?
Fin da bambina sognavo di scrivere un libro, mi è sempre piaciuto scrivere, soprattutto scrivere di me.
Da una parte c’è il forte desiderio di condividere la mia esperienza, dall’altra sono convinta che, con le dovute accortezze, alcune delle esperienze che ho fatto nella mia vita possano essere di utilità anche per altri. Lo considero il mio modo di fare, nel mio piccolo, un po’ di bene al prossimo.
Ho voluto raccontare l’esperienza della mia vita per dare anche un messaggio di coraggio: mai abbattersi davanti alle avversità.
Il secondo motivo che mi ha spinto a scrivere questo libro è la volontà di dare valore a ciò che faccio, raccontandomi con schiettezza e trasparenza.
“La mia amica ansia”, partiamo dal titolo. Come mai hai scelto proprio questo?
Ho scelto questo titolo perché l’ansia ha cambiato la mia vita in meglio, mi ha trasformato totalmente, mi ha aiutato a diventare la persona che sono oggi ed è per questo che le sono grata e la considero amica.
Quando hai iniziato a scrivere questo libro, da cosa eri mossa?
Ho scritto questo libro con l’intento di trasmettere tutto ciò che ho imparato in questi anni di studi e aiutare gli altri attraverso le mie esperienze di vita.
Quali sono gli elementi della scrittura più importanti in questo libro?
Ho sempre individuato nel genere autobiografico l’occasione per l’autore di spiegare la sua verità. Questo è sicuramente l’elemento della scrittura più importante in questo libro.
Quali convinzioni sta sfidando il tuo libro?
Penso che consapevolezza di sè e gratitudine siano gli elementi centrali di questo libro.
Riuscire ad essere in grado di riconoscere se stessi, i propri bisogni e desideri, i punti forti e i punti deboli, le modalità di reazione alle situazioni ed essere sempre grati per tutto ciò che l’universo ci ha già dato. Questa è una grandissima sfida.
La gratitudine è un sentimento profondo e significativo che può trasformare positivamente la nostra vita.
Spesso, infatti, la mente è focalizzata su ciò che manca o sugli ostacoli che si incontrano lungo il cammino, ignorando i doni preziosi che già si possiedono.
Viviamo con il pilota automatico, nella nostra comfort zone.
Gran parte delle nostre giornate e della nostra vita, in generale, è assorbita per automatismo nel mindwondering, un inarrestabile vagare della mente. Il rischio, a lungo termine, è quello di disorientarci rispetto a ciò che potremmo davvero vivere nel qui e ora perdendo pezzi importanti di ciò che sentiamo e di ciò che potrebbero essere le nostre piccole e tante esperienze quotidiane. La buona notizia è che abbiamo la possibilità di disattivare il pilota automatico, una volta divenuti consapevoli, per vivere a pieno e significativamente ogni momento. La tua mente sarà meno affollata e il tuo vivere più leggero e in connessione con la parte più intima di te stesso.
Come concili la scrittura con la tua carriera professionale?
La mia vita professionale è fatta di scrittura: annoto tutto, appuntamenti, riflessioni, feedback, pensieri, lezioni da fare, è come se tutto prendesse forma tramite la scrittura.
Il mio libro è un chiaro esempio di come con la forza del pensiero, con la resilienza, con la gratitudine, ognuno di noi possa veramente attrarre a sé tutto ciò che desidera.
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